Traduzione giurata o asseverazione: questa sconosciuta

Traduzione giurata o asseverazione di traduzioni a Pisa - Help TraduzioniIniziamo il 2015 con un post che potrei simpaticamente definire “di corridoio”: sapete cos’è una traduzione giurata o asseverazione? Ecco, alcune settimane fa stavo per l’appunto lavorando a una traduzione giurata dall’inglese all’italiano e, dopo aver terminato la traduzione e predisposto il testo per il giuramento, come da prassi, mi sono recata nell’ufficio del Giudice di pace di Pisa. In Italia infatti, a differenza di altri paesi, non esiste la figura giuridica del traduttore ufficiale (spesso anche chiamato traduttore giurato) e la traduzione giurata o asseverazione avviene attraverso un giuramento che il traduttore presta in tribunale, negli uffici di un giudice di pace o presso un notaio.

Mentre ero in corridoio, in attesa di svolgere l’asseverazione, per ingannare il tempo, ho intavolato due chiacchierare con i colleghi che mi precedevano nella fila.

Come festeggiano il Natale i traduttori o i freelance? Ecco 4 tipi di reazioni comuni

Buon Natale da Help Traduzioni - Studio di traduzioni e comunicazione web a Pisa

Come festeggiano il Natale i traduttori o i freelance? Dipende. Imprese, startup e liberi professionisti festeggiano il Natale, così come ogni altra data “rossa” del calendario, in maniera variabile.

In genere si lavora a oltranza e le feste diventano solo un vago miraggio. Ovviamente, sai che ci sono e vorresti terminare il tuo lavoro quanto prima per potertele godere, ma dopo le ultime consegne, ti accorgi che hai altre incombenze in sospeso (contabilità, newsletter di auguri a colleghi e clienti, nuovi ordini per il 2015, ecc.) e alla fine, di fatto, riesci a rilassarti solo quando in realtà le feste sono quasi già passate. inglese-traduzione

In altri casi, invece, decidi coraggiosamente di mandare tutto al diavolo: ti organizzi per tempo, avvisi tutti quanti, imposti una mail automatica (di quelle in autoresponder, per intenderci) e prenoti un bel viaggio. Avventura, svago e un’ottima occasione per praticare una lingua straniera. Questo, credo, è il Natale più ambito.

Un’altra opzione è quella di trascorrere il Natale in famiglia, ritagliandosi un momento di felicità e relax completo. Niente smartphone, computer o posta elettronica, solo calore umano.

Risorse per le PMI e i lavoratori autonomi: programmi di contabilità in italiano gratuiti o quasi

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Che tu sia il titolare di una piccola azienda, un traduttore, un freelance o altro lavoratore autonomo con o senza l’obbligo di tenuta delle scritture contabili, un programma gestionale in grado di registrare e tenere in ordine la contabilità può semplificarti la vita e farti risparmiare tempo.

Abbiamo selezionato tre programmi di contabilità gratuiti in italiano, o quasi del tutto gratuiti: Phasis, Easyfatt e Yuza Open Erp.

Vediamo in dettaglio le loro funzioni e in cosa potrebbero esserti utili.

Phasis è un gestionale libero, gratuito nella sua versione base, di utilizzo intuitivo e completamente open source. Gira su tutti i principali sistemi operativi ed è leggerissimo (10 Mbyte). Le sue funzioni vanno dalla contabilità di base (gestione dello scadenzario, estratto conto per singolo cliente, procedura per la registrazione della classica prima nota, ecc.) alla completa gestione di ordini, vendite, acquisti e magazzino (anagrafica clienti, articoli e fornitori, emissione DDT e fatture dagli ordini clienti, inventario in tempo reale, carico e scarico merce, ecc.). In caso di problemi di utilizzo o di installazione del software è possibile ricevere assistenza gratuita tramite una community, oppure assistenza professionale chiamando degli operatori qualificati (trovate tutte le indicazioni sul sito web). Come tutte le applicazioni open source è possibile contribuire direttamente allo sviluppo del software.

Easyfatt prodotto dalla software house italiana Danea (Padova). Questo software di fatturazione ha un costo davvero contenuto (100 euro). Oltre alle funzioni sopra descritte, Easyfatt consente una maggiore personalizzazione delle fatture e della gestione documentale. Tra i suoi punti di forza c’è la possibilità di collegarlo all’home banking, risparmiando il tempo della compilazione dei moduli di invio e richiesta di pagamenti. È possibile anche collegarlo al commercialista e inviare un pacco di fatture con un semplice click. Per vedere tutte le funzioni del software in dettaglio, rimandiamo al sito di Danea. Anche loro forniscono un servizio tecnico di supporto “a cinque stelle”.

Last but not least, c’è Yuza Open Erp. Le sue funzioni sono del tutto simili ai software sopra elencati e, anche in questo caso, sono gratuite solo le versioni “express” o “small business”. Unica pecca: è pensato principalmente per chi usa Windows. Sul loro sito però, si informa che a breve forniranno un nuovo installer che dovrebbe risolvere i problemi di compatibilità con altri sistemi operativi.

Il mondo delle guide turistiche – Intervista a Silvia Piccini, presidente delle Guide Turistiche di Confcommercio Toscana

Turismo a Pisa - Silvia Piccini intervista

Help Traduzioni ha intervistato per voi Silvia Piccini, presidente di Confguide Confcommercio Toscana, professionista a Pisa nel settore del turismo e dell’accoglienza dal 1987, sostenitrice della lotta all’abusivismo e promotrice dell’internazionalizzazione della professione di guida turistica. Silvia descrive con schiettezza i punti di forza e di debolezza della sua professione, analizzando l’evoluzione del ruolo della guida turistica negli ultimi anni, sottolineando l’importanza dei cambiamenti in atto, le possibili tendenze future e i problemi da risolvere.

Trovate altre interviste nella rubrica Lavorare con le lingue straniere… si puo!
Buona lettura!

Silvia, da anni lavori nel mondo del turismo e dell’accoglienza. Nella tua professione quanto conta l’esperienza e quanto la passione?

La mia è un professione altamente specializzata in cui è necessaria una solida preparazione di base e soprattutto una preparazione in vari campi. Dietro la guida turistica, infatti, non c’è solo la conoscenza della storia dell’arte e delle lingue straniere, ma anche una parte manageriale piuttosto complicata. Essendo un libero professionista, la guida turistica il lavoro deve procurarselo. Occorre imparare ad essere manager di se stessi, fare contratti, preventivi, ecc. Ecco perché una guida che ottiene la licenza, che è nominale e individuale, dopo circa 800 ore di corso, uno stage e il superamento dell’esame, per iniziare a lavorare, o meglio a procacciarsi il lavoro, necessita di tanta passione. Mi piace paragonare il mio lavoro a uno sport estremo: è faticoso stare alle intemperie, costantemente esposta al pubblico, passando spesso da una lingua a un’altra, cosa che nell’arco di una giornata può avvenire anche in più di una occasione.

 

Nel mio caso, ad esempio, mi sono abilitata e specializzata per l’italiano (madrelingua), l’inglese e il francese. A breve darò anche l’esame per lo spagnolo. Non smetto mai di aggiornarmi e di studiare. Recentemente ho seguito dei corsi molto approfonditi di giapponese, per cui mi piacerebbe proseguire anche in futuro lo studio di questa lingua.

Ci racconti di come ti sei avvicinata alle lingue straniere? Quali esperienze ti hanno portato a lavorare nel settore del turismo?

Il mio primo approccio è nato dal forte desiderio di voler fare qualcosa che implicasse l’uso delle lingue straniere. Inizialmente pensai al lavoro di hostess, ma poi rimasi delusissima dai compiti che normalmente vengono loro assegnati. Volevo qualcosa di diverso, che implicasse l’uso pratico e costante delle lingue straniere. A quel punto, avendo avuto sin dal liceo una grande passione per l’arte, grazie all’eccellenza dei miei insegnanti, anche universitari, ho iniziato a riflettere su questo connubio arte-lingua, scoprendo che queste mie passioni personali erano anche le caratteristiche essenziali per svolgere il mio lavoro di oggi, ovvero la guida turistica. Ho avuto la fortuna di imbattermi in bravi insegnanti e professori che mi hanno trasmesso l’amore per l’arte e le lingue straniere. Posso dire, quindi, che il mio percorso lavorativo ha fortunatamente rispecchiato le mie passioni e i miei studi.

Secondo te, quanto è importante per il tuo lavoro riuscire a sviluppare delle competenze trasversali (ad es. storia dell’arte, conoscenza del territorio e delle realtà locali, comunicazione e PR, ecc)?

Come ho detto prima, le competenze trasversali sono importantissime. In gran parte sono esperienze che crei direttamente sul campo, lavorando. Devi procacciarti il lavoro. Come te lo procacci? Cercando i vari tour operator, le varie agenzie, ecc. E dove li trovi? In gran parte alle fiere turistiche. In pratica, una parte dell’anno la dedichiamo quasi esclusivamente alle pubbliche relazioni. In questo momento, ad esempio, sono in partenza per il TTG di Rimini, una fiera internazionale B2B del turismo, uno degli eventi tra i più importanti in Italia per il settore turistico. In fiera troverò uno spaccato di quella che è l’attuale tendenza del mercato per il nostro settore, e questo è molto importante perché la guida turistica deve essere all’avanguardia, saper stare sul mercato, capire quali sono i movimenti e le richieste del turismo e adeguarsi.

 

Se ripenso a quando ho iniziato la mia professione, oggi tutto è molto cambiato; perché è cambiato il mercato e quindi anche il ruolo della guida turistica. Ad esempio, anni fa il turista esigeva una spiegazione piuttosto approfondita sui beni artistici e culturali che si apprestava a visitare. Oggi, in genere, va più di fretta ed è più attratto dai divertimenti. Ci sono esigenze diverse rispetto al passato e una guida non può star lì a parlare per ore. Inoltre con la diffusione delle prenotazioni sul web, molto spesso i turisti organizzano i propri viaggi in piena autonomia, senza l’intermediazione di una agenzia, e arrivati a destinazione non necessitano di un supporto culturale o linguistico, ma di un supporto che potremmo definire “logistico”, ovvero di un aiuto pratico nell’organizzazione della propria vacanza e dei propri spostamenti. Ecco perché la guida turistica in questo caso si trova a dover fare le veci dell’agenzia. Per la grande conoscenza del territorio in cui lavora, la guida turistica oggi ha anche il ruolo di depositario delle tradizioni di un territorio, oltre che di consulente turistico, se richiesto e necessario. Quindi siamo ben lontani dai tempi in cui una guida era solo un cicerone. Oggi le guide turistiche sono un valore aggiunto per il territorio e le amministrazioni.

Sappiamo quanto ti è caro il tema della lotta all’abusivismo alla professione: cosa si intende per abusivismo e come possiamo tutelarci?

Il problema è che le leggi non sempre sono in grado di tutelare adeguatamente questa professione. Molto spesso vediamo i turisti accompagnati da guide estere che hanno poca o nessuna conoscenza dei nostri luoghi, delle nostre tradizioni e delle nostre bellezze storico-artistiche. In questo modo si perde totalmente il folklore, e questo è drammatico, soprattutto in Toscana dove la quantità di borghi e ricchezze artistiche è enorme. Per combattere l’abusivismo alla professione ho accettato l’incarico che mi è stato dato di diventare presidente di Confguide a livello provinciale e regionale, ma in realtà adesso sono anche in Confguide a livello nazionale, proprio per cercare di arrivare all’orecchio di chi ci legifera e comunicare i rischi e le problematiche a cui la deregulation espone la nostra professione.

 

È estremamente importante definire concretamente il ruolo della guida turistica, le sue specializzazioni e la sua professionalità, anche per evitare l’evasione fiscale, oppure che il pagamento delle tasse per un lavoro svolto da una guida estera (la cui specializzazione può essere vera o soltanto presunta) all’interno del nostro territorio vada ad arricchire l’erario di un altro paese. Un maggiore controllo genererebbe più lavoro per le guide locali abilitate, portando all’apertura di più partite iva e quindi più soldi per lo stato italiano da investire, si spera, nella tutela dei nostri monumenti.

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