Quanto conta lo stile nelle traduzioni?

quanto conta lo stile nelle traduzioni

Ci sono domande facili, almeno in apparenza. Ecco, questa (sullo stile intendo) non è una di quelle.

Definire uno stile è già di per sé complicato. Spesso siamo in grado di riconoscere stili diversi, percepiamo l’importanza di averne uno e il valore innegabile che lo stile è in grado di dare alla qualità estetica finale di un prodotto.

Eppure l’essenza di ciò che è o fa stile resta imprecisata. Alla fine dei conti, quanto conta lo stile nella buona riuscita di una traduzione? E, soprattutto, cosa c’entra lo stile con le traduzioni?

Quanto conta lo stile nelle traduzioni?

Le “questioni di stile” riguardano ahimè anche le traduzioni (così come i testi scritti in generale).

Ci sono testi in cui lo stile davvero scarseggia, altri in cui è troppo ricco e complesso o altri ancora in cui struttura, tono e registro creano un’armonia tale da riuscire a definire qualcosa di davvero speciale e ben fatto.

A questo punto, si potrebbe chiudere la questione affermando che se il traduttore è in grado di rispettare lo stile di partenza del testo la traduzione sarà senz’altro buona.

Può sembrare bizzarro (e in effetti a pensarci bene lo è davvero) ma per la buona riuscita di una traduzione non sempre è necessario rispettare lo stile di partenza di un testo.

Ecco perché a volte le traduzioni sono testi migliori degli originali (e perché le traduzioni automatiche sono sempre imperfette!) 😀

Quanto conta lo stile è facile a dirsi. Conta tutto. Dalla somma delle scelte del traduttore dipenderà l’efficacia o meno della traduzione per lo scopo, il target e il mercato a cui è destinata.

Il cliente ha sempre ragione?

Sì e no. Spesso il cliente ha le idee chiare sullo stile finale del prodotto. Le sue indicazioni sono sempre preziose e vanno ascoltate. Dall’ascolto delle motivazioni che lo hanno portato a voler tradurre un sito web, un catalogo o qualsiasi altro materiale, il traduttore può ricavare indicazioni fondamentali su come impostare il proprio lavoro.

Ci sono testi che hanno bisogno di essere semplificati o parzialmente riscritti. Un buon traduttore deve essere in grado di consigliare il proprio cliente in questo senso.

Semplificare un testo, infatti, non significa banalizzarne i contenuti, ma effettuare un lungo lavoro sulla lingua che alla fine premierà in espressività ed efficacia.

Chiarezza e coerenza rispetto all’obiettivo sono alla base di ogni comunicazione efficace e per capire quanto conta lo stile è importante avere ben chiaro cosa si vuole ottenere e dove si vuole andare a parare con un testo.

Per dirla un po’ in gergo, non sempre la traduzione prende una via diretta. Spesso è necessario ricorrere a una traduzione obliqua (trasposizione, modulazione, adattamento, ecc.). L’importante, comunque, è stare bene attenti alle sfumature 😉

Autore: Daniela Corrado (Traduttrice e consulente in comunicazione web)

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