Hashtag per traduttori: prontuario per colleghi e clienti

hashtag traduttori traduzioni

Chi non sa cos’è un hashtag? È un tag che serve a etichettare delle parole o stringhe di parole concatenate (es. #robadatraduttori). Usatissimi su Twitter, negli ultimi anni gli hashtag si sono diffusi un po’ su tutti i social network (Facebook, Instagram, Pinterest, ecc.).

Si riconoscono perché preceduti dal simbolo (#) cancelletto e la loro utilità è quella di raggruppare le conversazioni su uno stesso tema in un feed; in altre parole, gli hashtag ci aiutano a trovare facilmente e in tempo reale le persone che parlano di un argomento specifico sui social network.

Ci sono degli hashtag popolari che fanno davvero tendenza, altri invece sono usati solo dagli addetti ai lavori. In pratica, il loro uso si è così evoluto da diventare in alcuni casi addirittura settoriale!

L’internazionalizzazione parte dalla reception: lingue straniere, siti web e social media per hotel

Intervista a Martina Barigliano del San Ranieri Hotel di Pisa

Per la nostra rubrica dedicata al mondo del lavoro, in particolare alle professioni e ai settori coinvolti nell’uso delle lingue straniere, abbiamo deciso di intervistare la giovane Martina Barigliano, responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa. Abbiamo ascoltato con interesse la sua storia, i suoi consigli e il suo punto di vista e per questo condividiamo volentieri i contenuti del nostro incontro qui sul blog di Help Traduzioni. Buona lettura!

Ciao Martina, come prima domanda ti chiediamo di presentarti brevemente. Chi sei e di cosa ti occupi al San Ranieri Hotel?

Ciao a tutti. Sì, mi chiamo Martina Barigliano e sono la responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa, ovvero mi occupo di cercare nuovi clienti per l’hotel, coordinando il marketing e la comunicazione sia in riferimento al target turistico, a livello nazionale e non, sia per il settore dei meeting, dato che qui in hotel abbiamo due ampie sale meeting.

Salone Internazionale del Libro, Torino 2013

Immagine da: www.mayjaymagazine.com
Immagine da: www.mayjaymagazine.com

di Daniela Corrado

Parte domani, inaugurazione alle 11.30 con il ministro Bray,  l’edizione 2013 del Salone Internazionale del Libro di Torino. Quest’anno il paese ospite è il Cile, rappresentato dallo scrittore e diplomatico Jorge Edwards.

Il programma di apertura per giovedì 16 maggio è davvero molto ricco: nel pomeriggio, alle 16.30, è prevista la presentazione del libro Ingredienti per una vita di formidabili passioni da parte di Luis Sepulveda, e a seguire, alle 17.30, ci sarà uno scoppiettante dialogo-incontro tra Luciana Littizzetto e Maria Carla Fruttero, figlia del traduttore Carlo Fruttero sul cui famosissimo manuale per traduttori I ferri del mestiere abbiamo già scritto un post.

Non mi dilungo ulteriormente sul programma delle giornate successive, ricordo però che il Salone si chiuderà il 20 maggio e che potete trovare le informazioni complete, aggiornate in tempo reale, sul sito dell’evento.

Per chi riuscirà a partecipare, consiglio vivamente di dare un’occhiata anche all’elenco degli incontri professionali, che quest’anno riguarderanno principalmente l’editoria digitale, le traduzioni e i social media.

Un’occasione unica per imparare e confrontarsi, insomma. Lo scorso anno abbiamo avuto un guest post da parte del nostro inviato toscano/torinese Gianluca Costagliola, su cui speriamo di poter contare anche quest’anno, così da darvi una descrizione completa e riflettere insieme sulle “impressioni a caldo” di chi c’è stato.

Buon Salone del Libro a tutti!

Cosa significa progettare e pianificare una Social media strategy?

Immagine tratta dal blog www.blog.untrabajo.es
Immagine tratta dal blog www.blog.untrabajo.es

di Daniela Corrado

Le attività di comunicazione sui social media rientrano nell’ottica di una comunicazione intesa come investimento e risorsa. I contenuti pubblicati su blog, social network ed altri canali rappresentano la “voce” di un’azienda, associazione, ente o, nel caso di un freelance, del proprio personal brand.

Pertanto le azioni di comunicazione sui social network vanno gestite in maniera professionale e ragionata, perché sono uno strumento strategico volto a far crescere e a rendere noto il valore e la qualità del brand e dei servizi offerti.

Dal punto di vista operativo, le azioni di comunicazione sui social network prevedono tre fasi essenziali: una prima fase di conoscenza e pianificazione delle azioni di comunicazione da svolgere; una seconda fase più “concreta”, di realizzazione e di gestione dei contenuti; e, infine, un ultimo step di verifica e di monitoraggio dei risultati.

Durante la prima fase si parte con la raccolta delle informazioni, per capire il contesto nel quale ci muoviamo, e si procede alla definizione degli obiettivi strategici e operativi, in modo da esplicitare chiaramente le finalità della nostra comunicazione. Questa fase è particolarmente importante (da essa, infatti, dipende la scelta delle azioni comunicative da intraprendere) e, nel caso di un incarico in outsourcing, è assolutamente necessario instaurare sin da subito una stretta collaborazione tra il professionista freelance e l’azienda, associazione o ente per cui si lavora.

Una volta definiti gli obiettivi, i pubblici di riferimento e la strategia si può passare al secondo step di natura più pratica e operativa. In questa seconda fase, in sintesi, si impostano i profili o le pagine sui social network, redigendo i testi di presentazione delle attività dell’azienda, ente o associazione, scegliendo e filtrando i contenuti da pubblicare, interagendo con gli utenti, sviluppando e implementando il network (anche con gli stakeholders) e promuovendo gli eventi, i prodotti e le attività in tempo reale.

La terza fase, last but not least, è essenziale per valutare l’impatto e gli effetti generati all’esterno (reattività e propositività dei clienti/utenti, interesse di nuovi o potenziali clienti/utenti, ecc.) e le eventuali discrepanze rispetto agli obiettivi di comunicazione prefissati.

È importante sottolineare che i social network favoriscono molto l’aspetto interattivo, aiutando nella creazione di veri e propri “legami” con gli utenti, pertanto la chiarezza e la semplicità (le famose regole di John Maeda) anche in questo caso fanno dei miracoli!

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