Come usare i social media: 10 consigli pratici per promuovere il tuo business

 

Come usare i social media: 10 consigli pratici per promuovere il tuo businessSe ci fai caso, tutto intorno a te è collegato al mondo dei social media. Icone, link e reminder alle pagine e ai profili business vengono spesso inseriti in spot, biglietti da visita, cataloghi, brochure, volantini e altri tipi di materiale pubblicitario.

Molte attività non hanno un sito web, ma la pagina facebook quella sì che è irrinunciabile. Tutti sembrano essere in grado di usare i social media. Ma qual è il motivo di tanta diffusione?

Hashtag per traduttori: prontuario per colleghi e clienti

hashtag traduttori traduzioni

Chi non sa cos’è un hashtag? È un tag che serve a etichettare delle parole o stringhe di parole concatenate (es. #robadatraduttori). Usatissimi su Twitter, negli ultimi anni gli hashtag si sono diffusi un po’ su tutti i social network (Facebook, Instagram, Pinterest, ecc.).

Si riconoscono perché preceduti dal simbolo (#) cancelletto e la loro utilità è quella di raggruppare le conversazioni su uno stesso tema in un feed; in altre parole, gli hashtag ci aiutano a trovare facilmente e in tempo reale le persone che parlano di un argomento specifico sui social network.

Ci sono degli hashtag popolari che fanno davvero tendenza, altri invece sono usati solo dagli addetti ai lavori. In pratica, il loro uso si è così evoluto da diventare in alcuni casi addirittura settoriale!

L’internazionalizzazione parte dalla reception: lingue straniere, siti web e social media per hotel

Intervista a Martina Barigliano del San Ranieri Hotel di Pisa

Per la nostra rubrica dedicata al mondo del lavoro, in particolare alle professioni e ai settori coinvolti nell’uso delle lingue straniere, abbiamo deciso di intervistare la giovane Martina Barigliano, responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa. Abbiamo ascoltato con interesse la sua storia, i suoi consigli e il suo punto di vista e per questo condividiamo volentieri i contenuti del nostro incontro qui sul blog di Help Traduzioni. Buona lettura!

Ciao Martina, come prima domanda ti chiediamo di presentarti brevemente. Chi sei e di cosa ti occupi al San Ranieri Hotel?

Ciao a tutti. Sì, mi chiamo Martina Barigliano e sono la responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa, ovvero mi occupo di cercare nuovi clienti per l’hotel, coordinando il marketing e la comunicazione sia in riferimento al target turistico, a livello nazionale e non, sia per il settore dei meeting, dato che qui in hotel abbiamo due ampie sale meeting.

Tradurre un sito di e-commerce: 3 cose importanti da sapere

negozio-onlinedi Daniela Corrado

Questo articolo vuole offrire alcuni spunti di riflessione per chi ha intenzione di avviare un e-commerce o ne possiede già uno.

Un sito di e-commerce è un negozio online con potenzialità di vendita e raggiungimento di clienti molto elevate. Vi siete mai chiesti: ‘sto sfruttando tutti i canali che il mio sito di e-commerce offre?’, ‘perché non riesco a vendere il mio prodotto all’estero?’, ecc.

Non disperate, ecco tre cose importanti da sapere:

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1. Non tradurre un sito di e-commerce significa rinunciare a una fetta di mercato.

Dopo aver analizzato il vostro prodotto e deciso a quali mercati mirare, contattate un team di traduttori professionisti che sia in grado di svolgere un’operazione di adattamento culturale del sito e non una semplice traduzione letterale.

L’esperienza di navigazione e di acquisto deve essere prima di tutto gratificante. Se l’utente non si riconosce nel testo (nel senso che non riconosce la lingua nel modo in cui è abituato a parlarla) e non comprende il valore del prodotto offerto, continua la sua ricerca online.

Per questo motivo sono bandite tutte le traduzioni automatiche, perché piene zeppe di difetti ed errori di traduzione; così come le traduzioni incomplete, parziali o non aggiornate perché impediscono la fluidità della lettura. L’errore di senso è sempre in agguato, meglio lavorare in team, unendo le competenze tecniche e linguistiche di traduttori madrelingua sia del testo di arrivo che di partenza.

2. Se avete deciso che la traduzione di un sito e-commerce fa per voi, riflettete bene sulle conseguenze.

Non voglio demoralizzare nessuno, ma proporre un prodotto su un mercato estero e non garantire l’assistenza clienti in più di una lingua può essere davvero controproducente. Bastano dei piccoli accorgimenti: ad esempio, la creazione e traduzione di una pagina FAQ (domande frequenti); oppure, la creazione di una newsletter in più lingue da inviare in maniera mirata.

Instaurate un rapporto di fiducia con il vostro traduttore: in caso di problemi, potrà essere lui a supportarvi attraverso un servizio di ufficio estero in outsourcing.

3. La traduzione non è tutto, occorre anche il posizionamento.

Perché un sito di e-commerce sia correttamente posizionato all’estero, e ben visibile sui motori di ricerca, occorre fare riferimento all’esperienza dei SEO. Chi sono?

Sono consulenti esperti del web in grado di consigliare il modo migliore per farsi trovare su internet. Dalla sinergia tra traduttori e SEO può nascere un sito di e-commerce davvero vincente!

Lo sapevate, ad esempio, che in Russia il motore di ricerca più utilizzato non è Google ma Yandex? No? Ecco, un SEO ve l’avrebbe detto…

 

 

 

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