Traduzioni e narrativa italiana: le sezioni del Premio Letteraria 2014

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In questo post vi segnaliamo il Premio Letteraria 2014, un premio per la narrativa edita (romanzi e raccolte di racconti) e la traduzione letteraria.

Il premio è dedicato alle opere di narrativa italiane, o narrativa straniera tradotta, pubblicate tra il primo gennaio 2013 e il primo marzo 2014. Le opere potranno essere presentate direttamente dagli autori e dai traduttori, o dalle case editrici, e dovranno pervenire alla Segreteria del Premio entro e non oltre il 7 marzo 2014.

La sezione relativa alla narrativa italiana prevede un premio di 3.000 euro per l’autore italiano la cui opera arriverà prima in classifica.

Per il traduttore dell’opera straniera che risulterà prima, invece, è previsto un premio di 2.000 euro.

La premiazione avverrà nell’ambito de Le Giornate del Premio Letteraria, una manifestazione che si svolgerà a Fano nei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre 2014.

Il Premio Letteraria è istituito dall’Associazione Letteraria in partenariato con la Confcommercio della Provincia di Pesaro e Urbino, e con il Patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino e del Comune di Fano.

Trovate a questo link il Bando Letteraria 2014. Per maggiori informazioni consultare il  sito premioletteraria.com

Casa delle traduzioni a Roma: gli incontri sulla traduzione di gennaio

traduzioniDaniela Corrado

Trovate qui in basso l’elenco degli incontri previsti nel mese di gennaio alla Casa delle traduzioni a Roma:

Le parole in gioco, con Andrea Angiolino e Beatrice Parisi

Giovedì 16 gennaio 2014 ore 17,30-19

Giochi e giocattoli sono presenti in tutte le culture, con mille nomi e mille varianti locali. Ma se certi bambini genovesi giocano a pampano (detto anche campana, o settimana, o mondo…) esattamente come certi bambini russi di cui racconta Rodari nei suoi libri, non è detto che quelli del quartiere accanto usino le stesse regole e chiamino nello stesso modo questo passatempo. Che per Julio Cortázar diventa gioco letterario e titolo del suo libro più noto. Affronteremo quindi il tema di come i giochi si trasformino nel tempo e nello spazio e di come il traduttore possa renderne appropriatamente nomi e terminologia. Non solo per tradurre regolamenti di gioco, ma anche per rendere al meglio le numerose citazioni ludiche in opere letterarie e di saggistica. In un labirinto di scacchiere e tabelloni, segnalini e pedine, tessere e gettoni, dadi poliedrici e carte non collezionabili.

Le indecifrabili notizie. Un’esperienza di ascolto alla ricerca del significato della musica, con Giovanni Cappiello

Martedì 21 gennaio 2014 ore 17-18,30

Ma è proprio vero che la musica, come diceva Eduard Hanslick «consiste di una serie di suoni e di forme sonore, che non hanno altro contenuto che se stesse»? È davvero impossibile che un’opera musicale possa – almeno in qualche caso – comunicare un messaggio, indicarci un significato preciso, mostrarci un contenuto? La domanda è complessa e, se pure ha una risposta, non l’ha ancora trovata. In ogni caso è possibile tentare un esperimento cercando di ipotizzare ciò che un brano ci vuole dire senza utilizzare altro ausilio che le nostre capacità percettive. Sarà un’esperienza dove l’ascolto assumerà le caratteristiche del gioco di società; dopo aver ascoltato il brano (una breve opera orchestrale) ne tenteremo un’analisi “collettiva” cercando di evidenziarne le caratteristiche salienti per capire se da esse sia possibile pervenire a un significato condiviso e intuirne il titolo. Strumenti multimediali ci permetteranno di confrontare varie sezioni del brano, di accostare alcuni passaggi per rilevarne differenze e similitudini fino a cercare di svelare le “indecifrabili” notizie che la musica tenta di raccontarci.

¡eres un cielo!Presentazione del Dizionario spagnolo-italiano di frasi idiomatiche, colloquiali e gergali di Secundí Sañé e Giovanna Schepisi, Zanichelli 2013. Beatrice Parisi dialoga con gli autori

Giovedì 23 gennaio ore 17,30-19

Se possiamo intuire il significato della frase a cielo abierto, non altrettanto possiamo dire per clamar al cielo, e se qualcuno ci dice ¡eres un cielo! oppure che calzas muchos puntos, dobbiamo offenderci o sentirci lusingati? La risposta è nello Spagnolo idiomatico, che registra oltre ventiseimila combinazioni di parole che insieme hanno assunto significati spesso molto distanti da quelli d’origine. Le traduzioni sono espressioni italiane equivalenti e di pari registro, che privilegiano la corrispondenza dei livelli d’uso rispetto all’equivalenza formale. Lo Spagnolo idiomatico si propone come un dizionario specialistico, a complemento dei dizionari bilingui tradizionali, ed è destinato soprattutto ai traduttori, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza e l’uso della lingua spagnola viva.

Fuori c’è l’aurora boreale,  a cura di Maria Valeria D’Avino

Martedì 28 gennaio ore 17,30-19, in occasione del Giorno della Memoria

Ruth Maier era una profuga ebrea austriaca. Nata a Vienna nel 1920, emigrata in Norvegia nel 1939 e morta ad Auschwitz nel 1942. La sua esistenza è documentata nei diari conservati dalla sua amica norvegese, la poetessa Gunvor Hofmo, ma venuti alla luce sessantacinque anni più tardi, dopo la morte di lei. Pubblicati in Norvegia nel 2007, i diari hanno destato un interesse immenso, sia per la qualità narrativa, sia per il valore unico di testimonianza sulla sorte degli ebrei in Norvegia durante la seconda Guerra Mondiale. La lettura dei diari è un appassionante incontro narrativo con una ragazza dai molti talenti artistici, curiosa e innamorata della vita. Un importante quotidiano norvegese ha definito il libro “un’autobiografia ipermoderna”. I diari di Ruth Maier sono tradotti nelle principali lingue europee. In Italia sono stati pubblicati dalla casa editrice Salani con la traduzione di Maria Valeria D’Avino, che racconterà la storia del libro e della traduzione.

Per ulteriori info, visitare il sito  Casa delle Traduzioni, Roma

Oppure telefonare al 0645460720, o scrivere a  s.cives@bibliotechediroma.it

Editoria e traduzione: focus sulle lingue di minore diffusione

Editoria e traduzione: focus sulle lingue di minore diffusioneDaniela Corrado –

Informiamo che il 16-17 gennaio prossimi si terrà il convegno internazionaleEditoria e traduzione: focus sulle lingue di minore diffusione”, organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con il CISUECO (Centro interuniversitario di studi ungheresi e sull’Europa centro-orientale).

Gli interventi previsti si terranno presso Palazzo Maldura a Padova. Trovate il programma dettagliato dell’evento al seguente link: Programma ‘Editoria e traduzione’

Parteciperà al convegno anche AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti).  In particolare, giovedì 16 gennaio a partire dalle 14.30, Bruno Berni, membro dell’Istituto di Studi Germanici di Roma e socio onorario AITI, interverrà durante la sessione “Riflessioni sulla traduzione letteraria” con un incontro dal titolo “Ritradurre Andersen”.

Venerdì 17 gennaio a partire dalle 14.30, invece, Alexandra Foresto, docente all’Università degli Studi di Udine e traduttore AITI, interverrà durante la sessione “La traduzione come professione e il rapporto traduttore-editore” con l’incontro “Dalla formazione alla professione: specializzazione e aspetti pragmatici”.

L’ingresso al convegno è libero.

Trovate l’evento Facebook a questo indirizzo: Evento Facebook ‘Editoria e traduzione’

Auguri di buon Natale da Help Traduzioni!

Auguri di buon Natale da Help Traduzioni.

Mancano ormai pochi giorni al 25 dicembre, quel giorno dell’anno meglio conosciuto come Natale, in cui avviene il classico scambio di auguri (e di dolci…).

Eppure, a proposito di auguri, se vi fosse mai capitato di interrogarvi su “what makes a Christmas merry”, ovvero sul perché in inglese diciamo happy new year o happy birthday ma riferendoci al Natale siamo soliti usare l’aggettivo merry, ecco un articolo della lessicografa Katherine Connor Martin che svela (o per lo meno ci prova) il mistero in questione:

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Questa lettura, utilissima per chiarirsi le idee sull’argomento, ha generato (non so a voi, ma a noi sì) qualche nuovo interrogativo linguistico.

Da dove deriva, infatti, il termine yuletide (una parola che in tutta onestà non siamo nemmeno certi di saper pronunciare correttamente…) per indicare tutto ciò che è natalizio? Questa volta, in nostro aiuto, c’è San Wikipedia: Yuletide – Wikipedia (per conoscere la pronuncia esatta di yuletide, invece, cliccare QUI)

In qualunque parte del mondo voi siate, e qualunque lingua parliate, se vi piace il Natale questo post è per voi: per darvi i nostri auguri di Natale, perché sia molto ma molto merry, o happy, o come lo preferite voi!

Auguri di cuore, Help Traduzioni!

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