di Daniela Corrado
Tutti sanno che in genere in inglese le preposizioni precedono nomi, pronomi e verbi al gerundio (ad eccezione di but ed except).
Nonostante ciò non è così facile imparare ad usare correttamente le preposizioni in inglese, e soprattutto non è così facile capire quando è il caso di utilizzarle e quando no. Ad esempio, in italiano le infinitive che indicano il fine o lo scopo di norma sono introdotte sempre da preposizioni:
es. Sono venuto qui a/per studiare
Laddove in inglese questo non è assolutamente richiesto ed è sufficiente una semplice infinitiva:
I came here to study
L’argomento che mi ha ispirato questo articolo è l’uso, o meglio l’omissione, delle preposizioni to e for davanti agli indirect objects.
È un argomento abbastanza banale, ma dando ripetizioni agli studenti ho notato che in realtà il loro uso non è poi così immediato. In effetti, ammetto di aver avuto anch’io delle difficoltà nella spiegazione della regola perché avendo spesso sotto mano testi in inglese vado quasi sempre a “orecchio” e non sto lì a chiedermi il perché e il per come.
Vedere qualcun’ altro apprendere una lingua straniera sotto i tuoi occhi ti rende partecipe di processi cognitivi a cui mai avresti fatto caso e ti spinge a studiare ancora di più!
Per cui sono andata a ripassarmi la regola e adesso vi tocca questo post in cui vediamo insieme di cosa si tratta.
To
Una frase inglese del tipo I gave the book to Tom è corretta anche se la scrivo I gave Tom the book. Nel secondo caso ho spostato l’indirect object subito dopo il verbo, prima del direct object, ed ho omesso il to.
Questa costruzione può essere usata con i verbi: bring, give, hand, leave, lend, offer, pass, pay, play, promise, sell, send, show, sing, take, tell.
For
Allo stesso modo, I’ll find a job for Ann ha il suo equivalente in I’ll find Ann a job, ponendo come sopra l’indirect object fra il verbo e il direct object e omettendo il for.
Di solito questa costruzione si usa dopo: book, build, buy, cook (bake, boil, fry, etc.), fetch, find, get, keep, knit, leave, make, order, reserve.
Strano vero? Noi in italiano non lo facciamo, eppure in inglese si usa così!
A questo punto bisogna sottolineare che in entrambi i casi si preferisce:
- usare la costruzione senza preposizione nel caso in cui il direct object sia una frase
Es. Show me what you’ve got in our hand; Tell her the whole story, etc.
- usare, invece, la costruzione con la preposizione se l’indirect object è una frase, o se il direct object è it o them
Es. They kept it for Mary; She made them for bill; We sent it to George, etc non possono essere strutturate con una costruzione del tipo verb + noun + pronoun.
Però, se anche l’indirect object è un pronome è possibile l’inversione dei due pronomi e l’omissione del to:
I sent it to him
I sent him it
Ciò non è possibile per le costruzioni con for e con i pronomi come some, one, any something, etc.
Es. He gave Bill some; He bought Mary one, etc.
Inoltre i verbi promise, show e tell devono essere seguiti direttamente dall’indirect object senza il to:
promise us, show him, tell him, etc.
Al contrario, read e write richiedono il to: read to me, write to them, etc.
E, infine, play e sing reggono sia il to che il for: play to us, play for us, etc.
Spiegazione esaustiva? Spero proprio di sì, così vedrò un bel sorriso illuminare il volto di uno studente contento di aver preso un bel voto a scuola. 🙂
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