Migliorare la pronuncia in inglese: l’accento

Migliorare la pronuncia in inglese: l'accentoMigliorare la pronuncia in inglese è un problema che assilla gli studenti italiani di ogni età. Per cui, se anche tu rientri in questa categoria, don’t panic! 😀

Molti pensano che la difficoltà maggiore sia dovuta alla corretta pronuncia dei vari suoni (vocalici e consonantici). In realtà, nei processi di verbalizzazione intervengono altri fattori fondamentali ai fini della comunicazione. Si tratta dei così detti fenomeni paralinguistici: accento, ritmo e intonazione. Questi elementi, che in italiano hanno un ruolo poco significativo, sono invece davvero importanti in inglese!

L’uso inappropriato (o scorretto) di accento, ritmo e intonazione può realmente compromettere la comunicazione e la comprensione. Iniziamo quindi a migliorare la pronuncia in inglese partendo dall’accento.

L’accento in inglese

L’inglese, a differenza dell’italiano, non si pronuncia come si scrive. Se, ad esempio, in italiano abbiamo sette suoni vocalici (comprese le varianti aperte e chiuse della “e” e della “o”), in inglese i suoni vocalici sono dodici. Questo, così come altre differenze di pronuncia dei suoni, è senz’altro uno scoglio da superare.

Ritornando al discorso sui fenomeni paralinguistici, uno degli elementi fondamentali da considerare, per migliorare la pronuncia in inglese e non rischiare di fare figuracce, come dicevamo, è l’accento.

Anche se in inglese non si rischia di dire una parola al posto di un’altra (come succede in italiano con “capitàno” e “càpitano” o “càpita” e “capìta”), l’uso scorretto dell’accento può comunque rendere inefficace la comunicazione. Memorizzare gli accenti non è facile, in più, a dirla tutta, in inglese non ci sono delle regole certe per stabilire su quale sillaba cada l’accento.

Ci sono però delle indicazioni di massima. Vediamo quali sono e cerchiamo di farne tesoro!

  • Parole che finiscono per -ee, eer, -ese, -ette, -ique, -oo, -oon, -esque: hanno l’accento sull’ultima sillaba.
    Esempi: employee, career, technique, bamboo, balloon, Japanese, ecc.
  • Parole che finiscono per -ic, -ive, -cial, -tial, -cious, -tious, -sion, -cion, -tion: hanno l’accento sulla penultima sillaba.
    Esempi: delicious, explosion, conversation, automatic, reflexive, ecc.
  • Parole di quattro o più sillabe che finiscono per -acy, -ary, -ery, -ony, -oy, -ator: hanno l’accento sulla quartultima sillaba.
    Esempi: intimacy, ordinary, cemetery, category, radiator, ecc.

Per ascoltare l’accentazione corretta degli esempi che ho riportato, puoi visitare il sito www.wordreference.com. Imposta la combinazione linguistica, digita il vocabolo da cercare e poi clicca sull’icona a forma di altoparlante.

A parte gli esempi citati, in genere si tende a mettere l’accento sulla terzultima sillaba (es. vary, variation, various).

DON’T FORGET!

In inglese,

  • raramente l’accento cade sui prefissi;
  • i suffissi “-able, -ably, -er” non hanno influenza sull’accentazione dei verbi a cui vengono aggiunti (eccezioni: admire > admirable, prefer > preferable, lament > lamentable);
  • il suffisso avverbiale “-ly” non modifica l’accentazione dell’aggettivo a cui viene aggiunto.

Ultimo, ma non ultimo (last but not least)…

Per migliorare la pronuncia in inglese, un’altra cosa importante da tenere a mente è che nelle sillabe non accentate le vocali, ad eccezione della [i], tendono a diventare [ə]. Esempi: American [ə’merikən], London [‘lɅndən].

Il suono [ə] purtroppo non esiste nella lingua italiana, perciò può dare qualche problema. Un trucchetto per pronunciarlo correttamente è quello di pensare al suono prodotto quando non sappiamo cosa dire. Hai presente quel “eeee” di quando sei incerto e vuoi prendere tempo per pensare alla risposta da dare? Quello da scena muta all’interrogazione… Ecco, il suono è proprio quello! 🙂

Spero tanto che i miei consigli ti siano utili, ma ricorda che sta a te fare il primo passo. Per migliorare la pronuncia in inglese dovrai lavorare sodo e non perdere mai l’entusiasmo e l’interesse di imparare cose nuove, anche se difficili.

Nei prossimi post parlerò di ritmo e intonazione, perciò stay tuned! Continua a seguirci, scrivici pure se hai dei dubbi (o se vuoi proporre un argomento da approfondire) e, se questo articolo ti è sembrato interessante e non vuoi rischiare di perdere altri post sull’argomento, iscriviti al nostro blog. Alla prossima!

Autore: Daniela Corrado 

2 Comments

  1. Annalisa

    Bel post! Grazie mille!

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