L’internazionalizzazione parte dalla reception: lingue straniere, siti web e social media per hotel

Intervista a Martina Barigliano del San Ranieri Hotel di Pisa

Per la nostra rubrica dedicata al mondo del lavoro, in particolare alle professioni e ai settori coinvolti nell’uso delle lingue straniere, abbiamo deciso di intervistare la giovane Martina Barigliano, responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa. Abbiamo ascoltato con interesse la sua storia, i suoi consigli e il suo punto di vista e per questo condividiamo volentieri i contenuti del nostro incontro qui sul blog di Help Traduzioni. Buona lettura!

Ciao Martina, come prima domanda ti chiediamo di presentarti brevemente. Chi sei e di cosa ti occupi al San Ranieri Hotel?

Ciao a tutti. Sì, mi chiamo Martina Barigliano e sono la responsabile marketing dell’hotel San Ranieri di Pisa, ovvero mi occupo di cercare nuovi clienti per l’hotel, coordinando il marketing e la comunicazione sia in riferimento al target turistico, a livello nazionale e non, sia per il settore dei meeting, dato che qui in hotel abbiamo due ampie sale meeting.

Negli ultimi anni, hai notato dei cambiamenti nei flussi turistici o nelle richieste dei vostri clienti? Se sì, quali?

Per quel che riguarda l’hotel San Ranieri, è evidente l’influenza esercitata dalla vicinanza dell’ospedale di Cisanello, sia nelle presenze degli ospiti che nelle prenotazioni per i meeting. In via generale, negli ultimi anni, abbiamo notato una netta diminuzione dei turisti italiani, probabilmente più attratti che in passato dalle mete estere, anche grazie all’espandersi del mercato e dei servizi low cost.

 

Nel periodo di maggior lavoro, ovvero la stagione estiva (luglio-agosto) c’è stato un incremento di turisti spagnoli e francesi, o comunque di provenienza europea. Per quel che riguarda invece le provenienze fuori dall’Europa, non ne abbiamo attestate tantissime, tranne forse il significativo aumento degli ospiti provenienti dalla Turchia, grazie al recente collegamento aereo dell’aeroporto Galilei di Pisa, che ha permesso a qualcuno di raggiungerci anche da Dubai facendo scalo in Turchia.

 

Le richieste dei clienti sono cambiate nel tempo sia in relazione alla diversità delle provenienze, sia per la diminuzione del budget di spesa. In media la permanenza è di un paio di giorni. Molti turisti prenotano il pernottamento a Pisa e poi si spostano per visitare zone limitrofe più costose come Firenze. Un ruolo chiave in questo senso è dato anche dall’aeroporto di Pisa che ha attivato tantissimi voli da e verso le principali città europee.

Quanto conta la conoscenza parlata e scritta delle lingue straniere nel tuo lavoro? Quali sono le lingue principali e/o essenziali per garantire un servizio di accoglienza professionale?

Per quanto riguarda le lingue l’inglese è senz’altro importantissimo. E’ una lingua essenziale per lavorare in questo settore. Importanti poi sono anche il francese, perché come ho detto prima a Pisa c’è una buona affluenza di turisti francesi e, a seguire, lo spagnolo e il tedesco. In determinati periodi o nel caso di prenotazione di gruppi può essere necessario anche conoscere il cinese, il giapponese, il russo o altre lingue. Ovviamente sono lingue considerate “difficili” per noi italiani, e per questo non è molto facile per gli alberghi essere preparati ad accogliere questi turisti con del personale che parli le loro lingue.

 

Per chi volesse intraprendere una carriera in questo settore, oltre a una buona o ottima conoscenza delle lingue straniere, consiglio di coltivare anche altre qualità che purtroppo non si imparano sui banchi di scuola: bisogna avere occhio per il cliente, capacità di ascolto e problem solving, essere affabili, saper stare al pubblico e avere buone doti di comunicazione e PR. Un’altra cosa importante, in questo settore, è avere una buona conoscenza dei servizi e del territorio in cui si lavora, in modo da poter consigliare al meglio i clienti su attrattive, luoghi di interesse e/o divertimento presenti in città.

Quanto è importante per una struttura ricettiva come la vostra la presenza on line? Quali canali web preferite e quanto e quali risorse investite per promuovervi on line?

La presenza online è obbligatoria, non si può non essere online. A partire dal sito web, che deve essere fatto bene, per arrivare ai social media. Il sito deve riportare in maniera chiara anche alcune cose che a noi possono sembrare palesi o sottintese. Inoltre grande cura e attenzione merita la parte del sito destinata al booking. Oggi ci sono vari canali, fra i più conosciuti booking, expedia, venere, che sono portali fortissimi, molto più forti del singolo hotel, ma che non vanno identificati come un “nemico” ma al contrario vanno visti come “amici” e presi ad esempio per lavorare sempre meglio.

 

Ovviamente, ripeto, il singolo hotel non può certo eguagliare i sistemi di booking di questi portali, ma può sicuramente prendere spunto per delle idee e controllare che tutti i servizi inseriti per il proprio hotel su questi portali siano menzionati anche sul sito web dell’hotel. L’importante è non dare mai dare nulla per scontato e costruire con un certo equilibrio l’immagine esterna dell’hotel sul web, anche attraverso i social media principali quali facebook, twitter, instagram, ecc.

 

I social media sono strumenti molto utili per comunicare in tempo reale novità, notizie ed eventi promossi dall’hotel. Ad esempio, noi abbiamo appena presentato il nostro programma per il vicino Capodanno 2014 proprio attraverso i social media, creando anche l’hashtag #capodannoalsanranieri in modo da promuovere la condivisione, creare interesse e stimolare il dialogo. I risultati sono evidenti dai commenti e dalle richieste che arrivano da questi canali che consentono una maggiore partecipazione e visibilità.

 

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