Mondiali di calcio e linguaggio sportivo: il compito del traduttore

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di Daniela Corrado

I Mondiali Brasile 2014 sono l’evento sportivo del momento. Ovunque sui mass media se ne parla. Mentre guardo la partita Italia-Costa Rica (abbiamo appena subito un goal), sento le grida dei vicini fuori dalla finestra, la cronaca in diretta, i commenti degli amici seduti accanto a me sul divano e mi chiedo: “da dove arriva la lingua del calcio?”

Il linguaggio calcistico è a tutti gli effetti un linguaggio settoriale, in alcuni casi così “oscuro” da diventare gergo.

Molti termini calcistici italiani sono neologismi creati da giornalisti sportivi, oppure stranierismi (per lo più dall’inglese e dal francese). Spesso le parole italiane convivono nel linguaggio calcistico comune con le loro “gemelle” inglesi; che, integratesi perfettamente nel discorso parlato, ci aiutano ad evitare la repetition: mi riferisco ad esempio all’uso alternato di corner/calcio d’angolo, cross/traversone, kick off/calcio d’inizio, ecc.

Eppure, non è sempre così facile comprendere i resoconti giornalistici, le dichiarazioni dei team,  le interviste agli allenatori (alcune sono diventate famosissime!), i comunicati stampa, ecc.

In questo campo, esattamente come in altri settori, è necessaria una conoscenza specifica della terminologia, oltre che della lingua di riferimento. Il compito del traduttore che lavora con questa tipologia di testi, o che accetta questi incarichi di interpretariato, è di rendere accettabili le follie linguistiche del calcio. Avete mai provato a tradurre alcune dichiarazioni sportive? Ci vuole una grande passione per lo sport! 😀

Non siete ancora convinti? Provate a testare il vostro livello di inglese calcistico rispondendo a due semplici domande: qual è la differenza tra soccer e football? Perché derby negli USA si dice inter-city match?

Se l’argomento vi incuriosisce (dal punto di vista linguistico), ecco alcuni articoli di riferimento:

Il linguaggio sportivo come linguaggio settoriale, di Domenico Proietti.

Il linguaggio calcistico come lingua settoriale, di Roberta Pagliuca.

Se non avete voglia di leggere, ma volete essere in grado di parlare di calcio in più lingue (inglese, tedesco, francese, spagnolo e portoghese brasiliano), magari in vacanza, vi segnalo il sito Il grande traduttore del calcio: una simpatica applicazione (gratuita) per farvi capire in tutte le spiagge, i parchi, i pub e i campi da calcio del mondo.

 

 

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