Imparare le lingue straniere e imparare a studiare: qualche consiglio

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di Daniela Corrado

#1 Leggere serve ad apprendere e scrivere meglio

Cosa succede quando si perde l’abitudine a leggere? Una delle conseguenze più evidenti, e alla portata di tutti, è il progressivo impoverimento del lessico, ovvero la tendenza a utilizzare sempre le stesse parole, molto semplici, anche in contesti molto diversi.  Ci avete mai pensato? E’ un risultato piuttosto grave se si considera che con le parole non esprimiamo soltanto i nostri pensieri, ma anche le nostre emozioni.

La mappa mentale sulla lettura che trovate qui sopra (disegnata da Angela Di Giorno) è il frutto delle elaborazioni maturate durante le nostre attività di formazione (docenze, laboratori didattici, ecc) svolte principalmente con bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie.

L’apprendimento dell’inglese o di una lingua straniera, soprattutto in tenera età, passa attraverso l’ascolto e poi si sedimenta attraverso la lettura e la scrittura, esattamente come avviene con la propria lingua madre.

Per riflettere insieme su questo tema e sventare alcuni dei luoghi comuni più diffusi sull’apprendimento delle lingue straniere, vi proponiamo un quiz:

True or false?

  •  Per imparare una lingua straniera non serve la grammatica, basta ascoltare un madrelingua “parlare”   T/F
  •  Bisogna assimilare le regole grammaticali per riuscire a comporre correttamente le frasi   T/F
  •  Per imparare una lingua straniera bisogna andare all’estero   T/F
  •  Leggere i libri o guardare i film in inglese ti permette di imparare la lingua e acquisire l’accento   V/F
  •  Prima si inizia a studiare una lingua straniera e meglio è   T/F
  •  Dopo una certa età acquisire una lingua straniera è più difficile   T/F
  •  I bambini imparano più facilmente le lingue straniere attraverso il gioco   T/F

Fine del quiz!

Quali affermazioni sono vere? Quali invece false? Tutte le affermazioni presenti nel test qui sopra sono vere e false allo stesso tempo!

Perché?

Perché ognuno di noi ha un proprio stile e un canale di apprendimento predominante

Ecco perché i corsi migliori sono quelli in cui l’insegnante può adattare materiali e strumenti didattici in base a chi ha di fronte, promuovendo canali e forme corrette di autoapprendimento. Non si può infatti pensare che sia sufficiente soltanto ciò che si fa in classe o durante un corso! L’autoapprendimento è indispensabile per riuscire a fissare parole, concetti, strutture, ecc.

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Apprendimento delle lingue straniere#2 Le lingue straniere servono per comunicare

Molto spesso si dimentica che le lingue servono per comunicare. Che si tratti di comunicazione scritta o orale, resta il fatto che attraverso di esse comunichiamo. Pertanto, anche nell’apprendimento, è importante capire come comunica chi abbiamo davanti e come rapportarci con lui sulla base di quello che invece è il nostro personale stile comunicativo.  Cosa vuol dire nella pratica tutto questo?

Se si costringe, ad esempio, un tipo “visivo” ad ascoltare per un’ora una docente chiacchierare in inglese ne uscirà certamente addormentato o stremato. Allo stesso modo, un tipo “cinestesico” avrà bisogno di attività che vanno oltre l’ascolto e la scrittura per imparare senza essere penalizzato rispetto a chi è visivo o uditivo.

Ci sono molti modi per capire “di che tipo siamo”. Angela ed io, ad esempio, crediamo che l’elaborazione di mappe mentali, da disegnare sia come attività di gruppo, sia singolarmente a casa, sia uno strumento valido per permettere all’insegnante di capire le modalità di apprendimento e organizzazione del pensiero degli studenti. Sull’argomento, rimandiamo anche al pdf SKILLS – Analisi degli stili e delle strategie di apprendimento, un manuale guida finanziato dalla Comunità europea molto utile e completo (anche per gli adulti).

Don’t forget! Avere consapevolezza del tuo stile di apprendimento ti permette di scegliere in maniera autonoma il metodo e gli strumenti di studio più adatti a te. Che aspetti?

Non siete ancora convinti? Parliamone! Scriveteci pure a helptraduzioni@ymail.com

Siete curiosi? Date un’occhiata a questo sito: teachthought.com

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