di Angela Di Giorno
I tetti spioventi e le finestre colorate delle tipiche fachwerkhauser, i camminamenti di pietra e le balaustre di legno delle mura medievali, le torri tra i rami scuri nel contrasto del cielo grigio.
I pinnacoli intricati delle imponenti chiese gotiche, gli angoli pittoreschi delle piazze, i sontuosi edifici testimoni degli spettri della storia, le vetrine illuminate delle vie dello shopping, il profumo di salsiccia tra i banchetti delle piazze del mercato, il freddo pizzicore dell’aria tra i vicoli lastricati del centro. Questi e altri frammenti ho portato con me dal breve viaggio in Baviera.
Abbiamo soggiornato a Norimberga e visitato il borgo medievale di Rothenburg ob der Tauber, percorrendo un tratto della Romantische Strasse (Strada Romantica). Oltre a visitare i musei e a vedere le attrazioni principali, ho cercato di assorbire quanto più possibile dell’atmosfera unica che si respira in questa regione. Ho bevuto la birra locale nelle birrerie artigianali. Ho mangiato il tipico dessert regionale chiamato Schneeballe (palle di neve), le famose salsicce di Norimberga, i pretzel e un Apfelstrudel che, da buona golosa, non dimenticherò facilmente.
Le strade non sono solo suggestive ma anche pulite e ordinate. Se si ordina un kaffee è un caffè lungo americano. Le cucine dei ristoranti chiudono alle 22:00 o perfino prima. Anche i musei chiudono abbastanza presto. Le strutture ricettive sono in generale ben organizzate.
E veniamo all’aspetto linguistico. I miei buoni propositi di usare almeno qualche frase in tedesco si sono presto smorzati. Mi sono rifugiata nell’inglese per questa volta :-). In albergo e nella maggior parte dei ristoranti non ci sono stati grossi intoppi nella comunicazione. In media c’è una buona conoscenza dell’inglese, tranne che in alcuni negozi meno turistici (es. panetterie) dove mi è parso che non fossero molto propensi a usare altre lingue.
Mi ha sorpreso invece aver riscontrato i maggiori problemi comunicativi nei musei. In qualche caso, le didascalie avevano solo la versione in tedesco e alcuni addetti non parlavano inglese. Tra le cose da vedere all’interno del Kaiserburg (castello imperiale) di Norimberga c’è il Tiefer Brunnen (pozzo profondo). Una guida – un signore molto cordiale e dall’espressione simpatica – ci ha invitati ad entrare nella stanza del pozzo insieme ad un gruppo di altri visitatori poi, dopo avere chiuso la porta alle sue spalle, ha fornito una esaustiva spiegazione di 15 minuti… tutta solo in tedesco!
Durante la visita al Rathaus (palazzo del Municipio) di Rothenbung invece, l’occhio mi è caduto su alcuni cartelli posizionati all’imbocco della scalinata che porta in cima alla torre civica: scritti in tedesco con annessa traduzione in inglese… piuttosto maccheronica però. Ho pensato che allora i tedeschi non sono poi sempre così perfetti come si tende a credere e poi, subito dopo, alla deformazione professionale che mi aveva fatto cogliere quel dettaglio! Ho smesso perciò di fare la Signorina Rottenmeier della situazione e mi sono goduta la splendida vista dalla torre e il fascino della città.
Morale della favola: ho capito che il tedesco non è una lingua facile e immediata ma non per questo mi è passata la voglia di impararlo. Anzi, le seducenti suggestioni del mio viaggio in Baviera mi hanno ispirato ancora di più.
Bello! CI sono stato un mese a studiare nel 1985…suggestiva, peccato che in grandissima parte sia tutta ricostruita o meglio come direbbero loro “wiederaufgebaut”
Si infatti all’interno della chiesa di San Sebaldo a Norimberga, ad esempio, sono stati documentati fotograficamente i danni subiti durante i bombardamenti e le fasi della ricostruzione delle due torri campanarie.