Il mondo incantato delle fiabe olandesi

fiabe olandesi

di Angela Di Giorno

One summer’s day, as the princess was walking in the open, sunny space, where the old oak had stood, she saw a blue flower.

[Un giorno d’estate, mentre la principessa passeggiava nello spazio aperto e soleggiato dove prima si ergeva la vecchia quercia, vide un fiore blu.]

Dutch Fairy Tales, William Elliot Griffis, 1918

E fu così che la principessa scoprì il lino. Lei è la principessa dalle venti sottane, figlia del Signore delle Terre di Ten Eyck (“at the oak”), una della protagoniste delle fiabe olandesi. Da piccola era capricciosa e dispettosa, perciò il padre, sotto consiglio della vecchia quercia parlante, le costruì una sottana di assi di legno simile ad una botte da farle indossare quando disubbidiva. La principessa divenne una filatrice esperta, di sottane ne filò e indossò venti e diffuse l’arte della tessitura nel suo regno.

Questa è solo una delle affascinanti leggende della tradizione e delle fiabe olandesi che, per curiosità, sto esplorando in questi giorni, purtroppo non in lingua originale, ma tramite la raccolta dello scrittore, viaggiatore e orientalista americano W.E.Griffis.  Lo spunto viene da TALENT NEXT, seconda edizione del concorso per illustratori all’interno del Pisa Book Festival 2012, dedicato quest’anno all’Olanda.

Cosa indica il fiore blu nelle fiabe olandesi?

fiabe olandesi - gatta
Illustrazione da “Dutch Fairy Tales”Cosa indica il fiore blu nelle fiabe olandesi?

Il prezioso fiore blu compare anche nella fiaba Prince Spin Head and Miss Snow White (sbucato anche in questo caso nel punto in cui prima si trovava un’antica quercia magica), in cui esso è il dono d’amore del principe – che a causa di un incantesimo ha le sembianze di un ragno – a Biancaneve. In entrambi i casi, è comunque chiaro che nella cultura e nel folklore dei Paesi Bassi è il simbolo della nascita del paese, storicamente ed economicamente legato all’industria tessile delle Fiandre.

Nessun tulipano invece… strano no!

Un elemento tipico è il riferimento alla vita semplice, contadina e ad eventi ricorrenti ad essa legati come le alluvioni.  In una delle fiabe olandesi, la gattina Dub-belt-je, trascinata via insieme alla sua padroncina addormentata nella culla, la salva miagolando e attirando l’attenzione degli abitanti del villaggio.

fiabe olandesi L’elemento realistico si mescola ovviamente all’elemento fantastico, evocando un mitico passato popolato da elfi, nani, fate e divinità come il dispettoso elfo Stiff detto anche Cresta di Gallo, il cinghiale dalle setole d’oro forgiato dai nani per lo spirito fatato Fro, il dio Stoom discendente del Re del Ghiaccio ecc… E’ evidente l’influsso dell’immaginario mitologico dei paesi di cultura germanica e francofona.

Io ne sono esaltata anche perchè ho scoperto che questo mondo fiabesco e incantato esiste! Sul serio 🙂 Si tratta di Efteling, uno dei parchi a tema più grandi d’Europa, dove si può visitare tra le altre cose, la Foresta Incantata. Efteling ha preso vita nel 1952 dalle meravigliose illustrazioni di Anton Pieck, famoso illustratore olandese, che partecipò alla progettazione del parco. Promemoria per il prossimo viaggio 🙂

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